Ho sempre pensato che uno dei mali peggiori dell’umanità sia il giudizio, tutt’oggi la penso ancora così.
La via del giudizio è talmente facile che può esser percorsa da tutti, quella della comprensione, quella sì che mi interessa; per arrivarci si deve passare da tante altre strade, bisogna aver scelto di non fermarsi alla sola apparenza delle cose, bisogna aver compreso dopo tanti tranelli che ciò che abbiamo non solo è prezioso ma è calibrato apposta per noi.
Avere paura di non essere all’altezza è comprensibile, è umano e per questo non solo lo capisco, ma lo rispetto.
Quando siamo di fronte ad una prova, o siamo immessi in uno standard che sia sociale, familiare o di ruolo, può esser difficile paragonarsi incessantemente a questo; diventa quasi una sfida continua, tra la difficoltà di continuare a tenere una parte e l’essere schiacciati da questa.
Quando rischiamo di essere vittime del giudizio?